SFRATTO SENZA CONTRATTO: PREMESSA
Avete un appartamento occupato da un inquilino insolvente e intendete
procedere con lo sfratto senza contratto?
Partiamo dal presupposto che già la procedura di sfratto in sé, non è semplice perché va a toccare un delicato equilibrio di diritti ( quello del proprietario nel ricevere legittimamente il suo affitto, ma anche il diritto fondamentale di una persona nell’avere un tetto sopra la propria testa): partendo da questa premessa diventa intuitivo quanto tutto si complichi se non esiste un contratto scritto che regoli il rapporto di locazione tra le due parti in causa.
La domanda legittima del lettore a questo punto può essere: come avviene
quindi lo sfratto nella locazione senza contratto?
Vediamo dunque di dare una risposta a questa domanda
Come sfrattare inquilini senza contratto
Lo sfratto senza contratto è un argomento delicato per i motivi che abbiamo
accennato e per ulteriori questioni prettamente tecniche che approfondiremo
in questo paragrafo. Partiamo da un punto fermo, sgomberando quindi il campo da equivoci: non è possibile sfrattare un inquilino senza contratto con la normale
procedura ordinaria di sfratto.
Il perché è davvero intuitivo: uno sfratto presuppone un accordo di locazione,
ma se quest’ultimo non esiste o è prettamente verbale ( quindi non dimostrabile), in automatico lo sfratto perde la sua ragion d’essere.
Ciononostante esistono due modalità principali per procedere nello sfratto di inquilini morosi:
1) Dimostrare la prova d’acquisto dell’immobile, avviando una causa per
occupazione senza titolo.
2) Registrare il contratto d’affitto in un secondo momento e quindi
procedere con le regolari modalità di sfratto.
Esistono ovviamente anche dei “contro” non da poco in entrambi i casi:
seguendo la prima modalità indicata, l’inquilino potrebbe continuare ad occupare la casa fino al giorno della sentenza, mentre nel secondo caso bisogna considerare il pagamento di sanzioni per il ritardo nella registrazione del contratto.
A quanto ammontano tali sanzioni?
Premesso che la legge impone che il contratto di locazione debba essere
registrato entro 30 giorni dalla stipula tra le parti e quindi in caso contrario
scattano le sanzioni il cui ammontare sarà proporzionale all’aumentare del
ritardo.
Per farsi un’idea, ecco una breve schematizzazione delle sanzioni in relazione
al ritardo:
● ritardo di 30 giorni: sanzione del 6%;
● ritardo di 90 giorni: sanzione pari al 12%;
● un anno di ritardo: sanzione al 15%;
● tra un anno e due anni di ritardo: sanzione del 17%,;
● dopo due anni: sanzione del 20%.
Altra domanda legittima del lettore attento e curioso potrebbe essere: quanto
tempo è necessario per sfrattare inquilini senza contratto?
Le tempistiche per sfrattare un inquilino senza contratto sono senza dubbio più lunghe di uno sfratto regolare ( ovvero con contratto). Per intenderci: volendo agire con un giudizio civile ( con tanto di apposito avvocato per sfratto, che rappresenta chiaramente una spesa da prendere in considerazione ) detto “di restituzione senza titolo”, si devono preventivare dei tempi per lo sfratto di circa due o tre anni.
Nel frattempo – ca va sans dire – l’inquilino moroso continuerà a vivere nello
stabile occupato abusivamente.
Se, al contrario, si decide di procedere la registrazione del contratto ex post, il
tempo che si propone è inferiore ( circa un anno).