Lo sfratto esecutivo è un provvedimento che intima l’inquilino a lasciare l’abitazione occupata in maniera ormai abusiva entro un termine specifico assegnato dal Giudice. Vediamo come funziona, quali sono i tempi per uno sfratto esecutivo e cosa succede in presenza di minori.
Che cos’è lo sfratto esecutivo
Il provvedimento di sfratto esecutivo è un’ordinanza emessa dal Giudice con la quale convalida lo sfratto e chiude il contratto di locazione. Dall’emissione dell’ordinanza, nel caso in cui l’inquilino non libera l’immobile spontaneamente, è possibile procedere con l’azione esecutiva di rilascio.
Solitamente il termine prefissato dal Giudice è di circa un mese, ma se alla data indicata nel provvedimento di sfratto l’inquilino non è ancora andato via, si può dare inizio alla fase esecutiva che porta alla liberazione forzata dell’immobile.
Dunque, lo sfratto esecutivo rappresenta a tutti gli effetti il titolo esecutivo che permette di dare inizio alla procedura di esecuzione forzata, disciplinata dagli artt. 605 e s.s. del codice di procedura civile.
Prima però di passare all’esecuzione vera e propria dello sfratto, se l’inquilino non ha ancora liberato l’immobile nonostante siano trascorsi i tempi stabiliti dal Giudice, sarà necessario l’intervento di un avvocato civilista, che dovrà chiedere all’Ufficiale Giudiziario di notificare un atto di precetto.
Dalla notifica di questo atto l’inquilino ha tempo 10 giorni per liberare l’immobile ed è l’ultimo avviso prima di passare all’esecuzione forzata.
Come funziona lo sfratto esecutivo
A stabilire il giorno e l’ora per mettere in atto l’esecuzione materiale dello sfratto esecutivo è l’Ufficiale Giudiziario. Durante la procedura devono essere presenti:
- Il proprietario dell’immobile
- Il legale che si è occupato della notifica degli atti
- Un fabbro per forzare l’apertura della porta di ingresso nel caso non è consentito l’accesso con le chiavi
Se nell’immobile c’è qualcuno che ha bisogno di assistenza potrà essere necessaria anche un’ambulanza e un medico. A seconda del caso specifico potrebbe essere necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
Costoro interverranno soltanto se l’inquilino o i familiari dovesse opporre resistenza. Una volta liberata la casa verrà sostituita la serratura della porta di ingresso e le nuove chiavi verranno consegnate al legittimo proprietario.
Sfratto esecutivo con minorenni
In caso di sfratto esecutivo con minori ci sono delle cautele particolari da rispettare per tutelare i loro interessi. In presenza di figli minorenni, dunque, la famiglia che non paga l’affitto regolarmente può essere sfrattata, ma il locatore è obbligato a tutelare l’integrità fisica e morale dei bambini.
Se necessario, bisogna coinvolgere anche i servizi sociali o il giudice tutelare e ai minorenni occorre garantire un alloggio adatto alle loro esigenze. In questi casi la procedura subisce dei rallentamenti, e se non si trova la sistemazione adeguata la procedura viene sospesa.
Importante l’intervento di un esperto
Affidarsi ad un’agenzia specializzata è fondamentale per seguire la procedura dello sfratto esecutivo in maniera concreta e precisa, ed evitare che i tempi possano prolungarsi ulteriormente.
I professionisti del settore conoscono le tempistiche giuste per agire e come muoversi in qualsiasi situazione, anche quando ci sono dei minori.