Blocco Sfratti e Covid: cosa cambia da gennaio 2022
Il 31 dicembre 2021 è prevista la scadenza della proroga del blocco degli
sfratti legata al Covid.
Per chi non lo sapesse, facciamo riferimento alla misura adottata dal Governo
Conte all’inizio della pandemia, misura pensata per tutelare gli affittuari di
immobili ad uso abitativo o commerciale sui quali pendeva un
provvedimento di sfratto per morosità.
A questo punto è lecito chiedersi cosa succederà con l’arrivo del nuovo anno
per tutti coloro che – in attesa di una convalida di sfratto – sono a rischio di
trovarsi senza casa in pieno periodo invernale.
Cosa potrebbe cambiare da Gennaio 2022
In riferimento alla città di Roma, per il periodo natalizio fino al 7 gennaio è
stato disposto il blocco degli sfratti, con relativa apertura di un tavolo di
confronto che trovi una soluzione a medio-lungo termine.
La decisione, che ha il carattere della temporaneità, è arrivata dopo un serrato
dialogo fra Prefettura, Unep ( Ufficio Notifiche Esecuzione Protesti della
Corte d’Appello) e svariate sigle sindacali e associazioni a tutela degli
inquilini.
Al tavolo di confronto prenderanno parte Tobia Zevi, l’assessore al Patrimonio
e alle Politiche Abitative; Matteo Piantedosi, Prefetto di Roma, Barbara
Funari, assessora alle Politiche Sociali; l’ATER; l’Unep; la Regione Lazio e,
infine, i sindacati e le associazioni che rappresentano proprietari e
inquilini.
Piuttosto intuitive le rivendicazioni di queste ultime, con le associazioni a
difesa degli inquilini che mettono in risalto la tutela di tutti gli affittuari che si
sono ritrovati in grave difficoltà economica a causa della perdita del lavoro o
più in generale a causa della diminuzione degli introiti a causa del Covid.
Al contempo, anche le associazioni che tutelano gli interessi dei
proprietari fanno risaltare come molti titolari di immobili si siano ritrovati
senza una fonte di reddito a causa di un inquilino moroso, rivendicando
quindi come una necessità lo sfratto dell’inquilino stesso.
Rimanendo a livello locale, è inevitabile chiedersi se anche le altre città –
piccole, medie o grandi che siano – si muoveranno nella direzione intrapresa
dalla Capitale, ovvero di un rinnovo “ a tempo” del blocco degli sfratti, in attesa
di tavoli condivisi che possano dare una soluzione a lungo termine ad un
problema così urgente e drammatico.
IL FONDO DI SOLIDARIETà
A livello nazionale, intanto, in vista dell’approvazione della manovra
finanziaria, un corposo pacchetto di emendamenti sembra andare nella
direzione auspicata in particolare dai titolari di immobili.
Nello specifico è prevista l’erogazione di un fondo di solidarietà
dall’ammontare di 10 milioni di euro a beneficio dei proprietari di due immobili
che ne hanno uno in affitto con la convalida di sfratto al 30 giugno 2021, ma
del quale non possono rientrare in possesso a causa del blocco per Covid. Il contributo in questione ha una durata massima di 16 mesi, è pari alla metà
del canone mensile (entro un limite massimo di 6.400 euro) ed è riconosciuto
solo per immobili ad uso abitativo e a patto che gli affitti non percepiti valgano
almeno il 40% dell’Isee del titolare dell’immobile stesso.
Se per i titolari di immobili si prospetta quindi una risposta positiva a livello
nazionale, così non si può dire, al momento, per gli affittuari, le cui istanze
rimangono drammaticamente senza risposta.